L'Idrokinesiterapia (o riabilitazione in acqua) si fonda sul principio per cui l'acqua sostiene gran parte del peso del corpo creando un ambiente detto di microgravità favorendo l'esecuzione dei movimenti con un corretto lavoro muscolare anche in condizioni di ridotto tono muscolare e di difficoltà di carico.
L'idrokinesiterapia non ha come scopo quello di riprodurre ciò che è possibile effettuare in ambiente gravitario, ma bensi' favorire i processi di apprendimento, il reclutamento di fibre motorie, il lavoro percettivo e di ricerca dell'equilibrio, in un unico armonioso processo che solo l'ambiente microgravitario e l'attento lavoro seguito dal terapista in acqua possono ottimizzare, sfruttando fra le altre cose l'effetto della spinta idrostatica, della resistenza idrodinamica, la facilitazione dell'inerzia che si produce sulla superficie, oppure l'effetto delle turbolenze e perturbazioni che tendono a destabilizzare alcune posizioni assunte da un corpo in immersione in acqua.
E' uno strumento riabilitativo adatto ad ogni tipo di patologia ortopedica, traumatica, fisiatrica, neurologica e neuromotoria, nonche' stati post-operatori e patologie della colonna vertebrale. Inoltre, in eta' evolutiva, la terapia in acqua favorisce la conoscenza dello schema corporeo, la socializzazione, la conoscenza di parametri spazio-temporali, la comprensione in entrata e in uscita del linguaggio, la conoscenza degli oggetti che ci circondano, aumenta la coordinazione dei movimenti nello spazio con miglioramento delle capacità attentive, della memoria e dell'apprendimento, trovando indicazione per piccoli pazienti con disturbi di apprendimento (spazio-temporali e schema corporeo), difficolta' di attenzione e coordinazione, disturbi della motricità fine e globale, ritardi di sviluppo e sindromi autistiche.
I trattamenti vengono svolti da operatori qualificati formati sui principi dell'idroterapia, che seguono personalmente il paziente durante gli esercizi da eseguire in acqua.
La temperatura della vasca riabilitativa mantenuta oltre i 30 gradi, l'altezza massima dell'acqua di 110 cm (con possibilità di riduzione quando necessaria nel caso di pazienti bambini) e l'utilizzo di ausili galleggianti appropriati massimizzano la valenza terapeutica.